ANALISI DEI CRITERI DI STESURA DEL TEMPARIO CARROZZIERI

Con “Criteri di stesura del tempario Carrozzieri” si è inteso analizzare la “Guida alla Applicazione dei Tempi”, adottata da oltre un ventennio e ancora oggi presa a riferimento, allo scopo di individuarne gli errori di concetto e non ripeterli nel Tempario Carrozzieri.

Iniziamo questa analisi partendo dall’ intervento di SR (Stacco/Riattacco)

per poi proseguire analizzando gli interventi di LA (Lattoneria) e VE (Verniciatura).

I tempi riguardanti le operazioni di stacco e riattacco dei particolari di carrozzeria, fanaleria, parti elettriche, selleria, meccanica ecc. (gli accessori), che interferiscono con le operazioni di sostituzione e di riparazione, non sono accorpati ma sono definiti per ogni singolo particolare.
In un Tempario certificato non avrebbe un senso tecnico definire il tempo di stacco e riattacco necessario per ciascun intervento (Lieve, Medio o Grave) come è stato definito a suo tempo; e cioè riducendo rispettivamente del 70% per la Lieve difficoltà, del 50% per la Media difficoltà e del 20% per la Grave difficoltà il tempo di SR definito per l’ operazione di Sostituzione!
Come potrebbe essere sostenibile tecnicamente lo stacco o il riattacco del 30% o del 50% o dell’ 80% del fanale, della griglia, del paraurti, o di un qualsiasi particolare che interferisca con l’ operazione di riparazione?

Non Solo:

leggendo questo paragrafo presente nella “Guida all’Applicazione dei Tempi”
ci si rende conto che il suo contenuto oggigiorno è semplicemente anacronistico!

Nel TEMPARIO TECNICO DEI CARROZZIERI sono riportati tutti i tempi di SR

relativi ad ogni singolo particolare rilevati dal tempario dei costruttori.

Determinare il tempo “tecnico” di SR necessario ad effettuare ogni intervento di riparazione col Tempario degli Autoriparatori è semplice e preciso: è sufficiente sommare i tempi relativi a ciascuna singola operazione di SR che viene compiuta.

Questa metodologia è tecnicamente ineccepibile, è trasparente in quanto non dà adito ad alcuna contestazione sia nel merito della quantificazione sia nel merito dell’ esecuzione; è sufficiente una banale documentazione fotografica attestante l’ avvenuta effettuazione dello stacco del particolare del quale è stato conteggiato il tempo.

L’analisi dettagliata venne eseguita nel 2008 ed è disponibile a questo LINK

LA (Lattoneria)

In alcuni tempari, i tempi di lattoneria (LA) riguardanti alcune operazioni di sostituzione sono calcolati solo parzialmente; ecco due esempi:

Questo criterio di “tempificazione” non è né attendibile né tecnicamente trasparente e può ingenerare malintesi, contestazioni e penalizzazioni.

Non è né attendibile né tecnicamente trasparente in quanto se i disegni non sono quotati non è possibile calcolare sia la superficie sia il perimetro della porzione di lamierato selezionato e quindi non è possibile calcolare i relativi tempi effettivamente occorrenti per l’ effettuazione dell’operazione di sostituzione indicata; pertanto:

Può ingenerare malintesi fra l’ automobilista e il riparatore;

Può ingenerare contestazioni fra il perito e il carrozziere;

Può penalizzare tutti coloro che, nel tempo riportato dalle procedure informatiche ( vedere ad esempio tutti i sottoporta ), considerano tale tempo come inerente la sostituzione di tutto il particolare.

Il TEMPARIO TECNICO DEI CARROZZIERI

prevede il tempo inerente la sostituzione dell’ intero particolare così come è fornito dal costruttore.

L’ operazione di ripristino certa e inoppugnabile è quella della sostituzione; al contrario della riparazione, che può presentare un’ infinità di variabili, ( più grande, più piccola, più profonda, più contorta, vicino alla parte scatolata ecc.ecc.) la sostituzione del particolare, come fornito dal costruttore, è unica. Se non è noto il valore della sostituzione del particolare così come fornito dalla casa costruttrice, come è possibile determinare con credibilità il limite di convenienza relativamente alle operazioni di riparazione?
E come è possibile determinare con credibilità la scala dei valori?

VE (Verniciatura)

Per la voce VE, il grado di lieve difficoltà (L) viene testualmente definito nella “Guida all’Applicazione dei Tempi”:

“la verniciatura a ciclo completo della superficie stuccata e preparata per l’ applicazione del fondo (fino al 10% della superficie del lamierato e/o materiale diverso) e la verniciatura a ciclo parziale della restante superficie”.

Le operazioni di sfumatura (SF) sono testualmente definite nella “Guida all’Applicazione dei Tempi”:

“Per sfumatura si intende il trattamento di verniciatura a ciclo parziale di un lamierato con smalto monostrato o doppio strato in buono stato.”

il grado di lieve difficoltà ha il 10% della superficie lavorata a ciclo completo e la restante superficie lavorata a ciclo parziale come per l’ operazione di sfumatura.

È altrettanto chiaro che il trattamento di verniciatura a ciclo completo è diverso dal trattamento di verniciatura a ciclo parziale.

Verifichiamo ora con quale criterio vengono applicati i concetti di classificazione dei gradi di difficoltà appena letti e riportati nella seguente tabella:

I tempi relativi al grado di lieve difficoltà (L) sono riportati nella stessa colonna equiparati ai tempi relativi alle operazioni di SF (sfumatura) LIEVE = SF come stampato in testa alla colonna.

È necessario capire i concetti di classificazione dei gradi di difficoltà riguardanti la voce VE (verniciatura) espressi nella tabella; sarebbe opportuno scorporare il grado di lieve difficoltà (L) dalla sfumatura (SF); occorrerebbe ridistribuire i tempi intermedi, compresi fra il valore minimo e il valore massimo, in modo tecnico, equo e matematico assegnandoli correttamente ai vari gradi di difficoltà.

L’analisi dettagliata venne eseguita nel 2008 ed è disponibile a questo LINK

Analogamente occorre distribuire, relativamente alle operazioni di LA, i tempi intermedi compresi fra il valore minimo e il valore massimo, in modo tecnico, equo e matematico assegnandoli correttamente ai vari gradi di difficoltà.