Con “Criteri di stesura del tempario Carrozzieri” si è inteso analizzare la “Guida alla Applicazione dei Tempi”, adottata da oltre un ventennio e ancora oggi presa a riferimento, allo scopo di individuarne gli errori di concetto e non ripeterli nel Tempario Carrozzieri.
per poi proseguire analizzando gli interventi di LA (Lattoneria) e VE (Verniciatura).
relativi ad ogni singolo particolare rilevati dal tempario dei costruttori.
Determinare il tempo “tecnico” di SR necessario ad effettuare ogni intervento di riparazione col Tempario degli Autoriparatori è semplice e preciso: è sufficiente sommare i tempi relativi a ciascuna singola operazione di SR che viene compiuta.
Questa metodologia è tecnicamente ineccepibile, è trasparente in quanto non dà adito ad alcuna contestazione sia nel merito della quantificazione sia nel merito dell’ esecuzione; è sufficiente una banale documentazione fotografica attestante l’ avvenuta effettuazione dello stacco del particolare del quale è stato conteggiato il tempo.
In alcuni tempari, i tempi di lattoneria (LA) riguardanti alcune operazioni di sostituzione sono calcolati solo parzialmente; ecco due esempi:
Questo criterio di “tempificazione” non è né attendibile né tecnicamente trasparente e può ingenerare malintesi, contestazioni e penalizzazioni.
Non è né attendibile né tecnicamente trasparente in quanto se i disegni non sono quotati non è possibile calcolare sia la superficie sia il perimetro della porzione di lamierato selezionato e quindi non è possibile calcolare i relativi tempi effettivamente occorrenti per l’ effettuazione dell’operazione di sostituzione indicata; pertanto:
Può ingenerare malintesi fra l’ automobilista e il riparatore;
Può ingenerare contestazioni fra il perito e il carrozziere;
Può penalizzare tutti coloro che, nel tempo riportato dalle procedure informatiche ( vedere ad esempio tutti i sottoporta ), considerano tale tempo come inerente la sostituzione di tutto il particolare.
prevede il tempo inerente la sostituzione dell’ intero particolare così come è fornito dal costruttore.
il grado di lieve difficoltà ha il 10% della superficie lavorata a ciclo completo e la restante superficie lavorata a ciclo parziale come per l’ operazione di sfumatura.
È altrettanto chiaro che il trattamento di verniciatura a ciclo completo è diverso dal trattamento di verniciatura a ciclo parziale.
Verifichiamo ora con quale criterio vengono applicati i concetti di classificazione dei gradi di difficoltà appena letti e riportati nella seguente tabella:
I tempi relativi al grado di lieve difficoltà (L) sono riportati nella stessa colonna equiparati ai tempi relativi alle operazioni di SF (sfumatura) LIEVE = SF come stampato in testa alla colonna.
È necessario capire i concetti di classificazione dei gradi di difficoltà riguardanti la voce VE (verniciatura) espressi nella tabella; sarebbe opportuno scorporare il grado di lieve difficoltà (L) dalla sfumatura (SF); occorrerebbe ridistribuire i tempi intermedi, compresi fra il valore minimo e il valore massimo, in modo tecnico, equo e matematico assegnandoli correttamente ai vari gradi di difficoltà.
L’analisi dettagliata venne eseguita nel 2008 ed è disponibile a questo LINK
Analogamente occorre distribuire, relativamente alle operazioni di LA, i tempi intermedi compresi fra il valore minimo e il valore massimo, in modo tecnico, equo e matematico assegnandoli correttamente ai vari gradi di difficoltà.